Il jeans, data la sua robustezza, nasce come tessuto per pantaloni da lavoro. Negli anni ’50 questo assume un valore iconico grazie alle star di Hollywood che iniziano ad indossarlo: un esempio fu James Dean in “Gioventù Bruciata” del 1955 ma anche Marylin Monroe, che nel 1952 interpretò Peggy ne “La confessione della signora Doyle“.
La storia
Peggy è una ragazza di provincia che lavora in una fabbrica di lattine di pesce ed è la fidanzata di Joe Doyle. È anticonformista, anzi cerca qualcosa di più del matrimonio e di essere una moglie rispettosa. Quando la sorella di Joe, Mae, torna a casa dopo non essere riuscita a realizzare le sue grandi idee nella grande città , Peggy sente immediatamente un legame con lei: il suo diritto ad essere indipendente, ad avere i propri sogni, a stabilire le proprie regole e a rispettarle piuttosto che piegarsi alla società .
Photo credits: www.classiq.me
Jeans: un simbolo di ribellione
Nei suoi blue jeans dal taglio dritto, top corto bianco e sneakers, Peggy non rappresenta solo la giovinezza, ma una personalità libera e moderna, che rompe le convenzioni e i vecchi modi dei genitori.
In quegli anni, infatti, il jeans rappresentava un vero e proprio simbolo di ribellione alle convenzioni sociali. Erano gli anni in cui il jeans era molto diffuso tra gli adolescenti.
Marylin in genere indossava il modello che ora si chiama Mom: pantaloni a vita alta con gamba dritta che si stringe alla caviglia e tessuto rigido, non elasticizzato.
I modelli di jeans che sembrano essere l’iconico modello Mom sono i nostri Baloon models, disponibili nel nostro shop.
Photo credits: www.classicfashionicons.com