Oggi i pantaloni a zampa d’elefante sono indispensabili nel guardaroba di ogni donna. Questo modello, aderente sulle cosce e ampio dal ginocchio in giù, esalta la silhouette e slancia anche chi non ha una figura particolarmente snella.
I jeans a zampa o a zampa sono un’icona negli anni ’70, indossati da hippy e bohémien volti all’anticonformismo e alla ribellione contro la società e la guerra. Ma, come sappiamo grazie all’articolo sulla storia dei jeans svasati, i pantaloni a gamba larga sono nati molto prima del decennio dei figli dei fiori. Le loro origini infatti risalgono al 1800, dove venivano utilizzate dalla Marina Militare. Vediamo tutta la storia dei jeans a zampa di elefante.
Chi ha inventato i jeans a zampa?
Questa è una domanda che non ha ancora una risposta, e forse non sapremo mai chi ha inventato per primo i pantaloni a zampa d’elefante. Sappiamo però chi ha iniziato a indossarli: stiamo parlando dei marinai della Marina americana nel 1800. La gamba larga è stata adottata come divisa ufficiale per una questione di praticità: rendeva più facile recuperare un marinaio caduto in acqua , ma anche per arrotolare i pantaloni in caso di acqua alta ed evitare di sporcare la divisa.
In realtà le divise dei marinai non erano dei veri pantaloni a zampa, ma piuttosto dei pantaloni a gamba larga.
Anni ’20: l’ingresso nella moda
Negli anni ’20 questo modello fa il suo ingresso nella moda grazie alla stilista francese Coco Chanel. È grazie a lei che le donne di quest’epoca si sono finalmente liberate di corsetti e vestiti e hanno iniziato a indossare pantaloni a gamba larga. Chanel si è ispirata agli ampi pantaloni da marinaio e ha introdotto le sue versioni quali “Yacht Pants” e “Beach Pajamas“.
Anni ’60: ritorno di fiamma
La moda dei pantaloni a campana è tornata dagli anni ’60, questa volta sia per uomo che per donna. In questi anni i giovani cominciano ad esprimere disappunto nei confronti della politica e della società e nasce la cultura della ribellione. E la ribellione si è riflessa anche nella moda.
Ma perché a campana? Ebbene, i giovani hippy compravano i loro vestiti nei negozi dell’usato, dove si trovavano le vecchie uniformi dei marinai. Cominciarono ad adornarli con fiori, ricami e toppe colorate per protestare contro la guerra.
E così anche gli stilisti adattano le loro collezioni alla nuova tendenza: i jeans a zampa sono diventati un capo irrinunciabile anche per i grandi brand di abbigliamento.
Anni ’70: discoteca
Come sappiamo, i jeans a zampa rappresentano un’icona degli anni ’70. Questo decennio è noto non solo per la cultura hippie, ma anche per la disco dance. Infatti i pantaloni a zampa, con collo ampio e scarpe con tacco molto alto, rappresentano l’outfit iconico delle notti disco degli anni ’70.
Il successo di questi pantaloni cresce ancora di più, anche grazie a gruppi rock blues come “Derek and the Dominos” che li indossano e li citano nei loro testi, e ai programmi televisivi. Un esempio è il programma “The Sonny and Cher Comedy Hour” in cui la coppia indossa pantaloni a zampa.
I pantaloni a campana sono quindi il simbolo degli anni ’70: pantaloni con orli molto ampi, che svasano dal ginocchio, principalmente realizzati in denim, raso colorato e poliestere.
E quando un capo diventa di moda, nascono subito le sue varianti. Infatti in questo decennio troviamo anche i pantaloni Loon, abbreviazione di Balloon Pants, ma con una svasatura più ampia.
Fine anni ’70, fine dei jeans a zampa?
Come sappiamo, alla fine degli anni ’70 i gusti musicali della gente cambiarono. Con l’avvento del punk rock, i jeans a zampa sono stati sostituiti da pantaloni e jeans attillati. Ma era quella la fine dei nostri amati pantaloni a gamba larga? Assolutamente no.
Negli anni ’90, soprattutto dopo la metà, la moda è tornata a tendere verso forme più ampie, anche nei jeans. In questo periodo nasce il jeans bootcut: la differenza tra jeans a zampa e jeans bootcut è la larghezza della gamba, che è molto maggiore nel primo.
Oggi il trend a zampa, ma anche il bootcut, sono tornati di moda. Come sappiamo infatti, la moda è ciclica e negli ultimi anni stanno tornando tutte le tendenze e gli stili iconici del passato.
La nostra collezione fall/winter 20-21 è un autentico ritorno agli anni ’70, non solo per le forme e i modelli a gamba larga, ma anche per i colori e le fantasie calde. Volevamo ricreare il vero mood anni ’70.